Fare i cristiani, la Lettera fa il giro della Diocesi

Sono stati sufficienti pochi giorni per esaurire la prima tiratura (10.000 copie) di Fare i cristiani, la Lettera Pastorale 2010 su alcuni aspetti della formazione alla vita cristiana, indirizzata dal vescovo Francesco Lambiasi ai presbiteri, ai diaconi, alle persone consacrate e a tutti i fedeli della diocesi di Rimini.

Si è dunque resa immediatamente necessaria, viste le continue richieste di parrocchie, istituti religiosi, associazioni, movimenti e fedeli, una seconda ristampa della Lettera, in ulteriori 10.000 copie.

Venerdì 17 settembre, la Lettera sarà offerta come allegato con il settimanale riminese il Ponte.

Il periodico ogni settimana propone sulle sue pagine alcuni commenti, di varie firme, sul testo di mons. Lambiasi.


Per approfondire le tematiche toccate dal vescovo Francesco in Fare i cristiani, IcaroTv ha approntato una serie di speciali della trasmissione “I giorni della chiesa”. Si tratta di sei puntate, da 30 minuti circa ciascuna, condotte dal direttore di IcaroTv Simona Mulazzani.

Dopo la prima puntata, che ha visto in studio lo stesso vescovo Francesco che ha delineato gli elementi portanti della Lettera, le ulteriori cinque puntate intendono approfondire gli altrettanti capitoli con ospiti in studio: personalità del mondo sociale, culturale, ecclesiastico, politico ed economico del territorio riminese.

Nella puntata relativa a “Il lavoro e il denaro” di venerdì 17 settembre saranno ospiti della trasmissione Maurizio Focchi, presidente Confindustria Rimini; don Renzo Gradara, direttore Caritas diocesana; Anna Maria Annibali, ex sindacalista e presidente Associazione “Farsi prossimo”; Fabio Sanchi, tecnico dell’industria meccanica di San Giovanni in Marignano e segretario movimento lavoratori di Azione Cattolica Rimini; Franco Casalboni, ingegnere riminese e membro del Consiglio pastorale diocesano.

Gli speciali saranno irradiati il venerdì su IcaroTv ed èTV Romagna alle ore 21, e in replica in altre giornate.

Fare i cristiani fin dal titolo conduce su due strade complementari: come formare i cristiani e come vivere da cristiani.

Non un trattato, quello che ha offerto il Vescovo nelle 40 pagine della Lettera, ma – con il suo consueto stile brillante – l’inizio di una riflessione. La fede, scrive mons. Lambiasi, non è un’adesione ad un freddo, rigido, codice morale, ma l’esperienza di un cammino, di sequela dietro a Gesù. Un “incontro simpatico con Cristo”, per dirla con don Oreste Benzi.

L’educazione cristiana è ricca di questa certezza: “chi segue Gesù, l’uomo perfetto, diventa anche lui più uomo”.

La vera libertà dell’uomo sta nel riconoscere l’amore di Dio. Gesù indica la felicità vera nella via assolutamente alternativa rispetto al pensiero “del mondo”, che è quella delle Beatitudini, come illustra il Vescovo in alcune pagine della Lettera, nelle quali racconta – come in una autobiografia – anche il personale percorso spirituale, la sua crescita umana, gli errori, i sogni, le crisi e le speranze, quel “bisogno-desiderio sconfinato di felicità” che viene appagato dall’incontro con Gesù Cristo, “l’unico a poterci dire come è fatto Dio”.