Programmazione Diocesana 2013 – 2014

Contesto
Questo anno pastorale 2013-14 si inserisce nel decennio dedicato all’educazione, a partire dagli orientamenti CEI “Educare alla vita buona del Vangelo”. In particolare il primo quinquennio, che si concluderà col convegno ecclesiale di Firenze “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” nel 2015, ha come centro l’educazione “ad intra”, con particolare sottolineatura dei sacramenti dell’iniziazione cristiana.
Proprio in questa linea la nostra diocesi, dopo due anni dedicati rispettivamente al Battesimo e alla Confermazione della fede, si appresta a rivolgere la propria attenzione spirituale e pastorale al sacramento culmine e fonte della vita della Chiesa: l’Eucaristia. A questo tema verrà dedicato l’intero biennio che si concluderà appunto col convegno di Firenze.

Il biennio 2013-2015
Tema
Eucaristia: modello, culmine e fonte della vita cristiana

Icone bibliche
Ogni anno una icona biblica dell’unico tema eucaristico:
– 2013-14: Mc 6, 30-44 (prima moltiplicazione dei pani e dei pesci); Gesù, mosso a compassione, si mise a insegnare molte cose
– 2014-15: Lc 24, 13-35 (i discepoli di Emmaus); di esso si coglierà soprattutto la dimensione della diakonia/missione che scaturisce dall’Eucaristia)

Anno pastorale 2013-14

Affamati del suo Amore, sfamati dalla sua Parola
“Date loro voi stessi da mangiare!”

Al centro di questo anno pastorale: Chiesa convocata dalla Parola

Immagine Ultima cena (possibilmente un’opera locale; il prossimo anno l’immagine sarà quella della cena di Emmaus)
Icona biblica Moltiplicazione dei pani e dei pesci

Obiettivi
• Prendere sempre più coscienza di essere Chiesa diocesana unita intorno al Vescovo. In particolare, si consolida in questo anno il cammino delle zone pastorali appena avviato per giungere, dove è possibile, a vere e proprie unità pastorali.
• Fare propria la “compassione” di Gesù che invita a farsi carico della “dispersione” del nostro popolo, di fronte alla crisi economica e di valori, e a spezzare ancora il pane della parola di Dio per ridonare speranza e voglia di vivere.
• Porre al centro dell’azione pastorale la Parola, proclamata nella liturgia e tradotta nella vita quotidiana delle comunità cristiane, rilanciando dove possibile i Centri di ascolto del Vangelo e curando a livello diocesano la formazione degli accompagnatori dei Cenacoli del Vangelo.
• Crescere come comunità nell’amore per l’Eucaristia, mostrando che essa è il “simbolo” (nel senso letterale di “mettere insieme”) della vita cristiana e il culmine a cui tende l’agire dei singoli e delle comunità. Nell’anno pastorale successivo si sottolineerà dell’Eucaristia la dimensione di “fonte” della vita cristiana.
• Curare in questo anno la catechesi liturgica, educando le comunità a conoscerne e valorizzarne i segni perché ne rifulga la bellezza e la semplicità.
• Riprendere alcune parole-chiave del linguaggio liturgico: sacrificio, condivisione, missione. In tal modo si opera il collegamento con la sottolineatura del secondo anno: la diakonia/missione.

Articolazione dell’anno liturgico

Nota per la lettura
Anche quest’anno si propone un’articolazione del tema dell’anno pastorale seguendo le tappe dell’anno liturgico; l’obiettivo è il collegamento tra il tema di fondo e la vita pastorale concreta. Diversamente il tema resterebbe sulla sfondo, senza avere praticamente alcune influenza sulla pastorale delle comunità. All’inizio di ogni “periodo” verrà pubblicata una riflessione pastorale sul tempo in oggetto, consistente in:
– Una contestualizzazione del tema dell’anno nel periodo liturgico, indicando sia i contenuti e le sottolineature catechetiche sia le conseguenze e proposte sul piano liturgico (queste saranno affidate alla responsabilità dell’ULD) .
– Una scheda con un commento agile e schematico al vangelo di ogni domenica (a cura dall’Apostolato biblico con il coinvolgimento di alcuni esperti)

Primo periodo: settembre-novembre

Slogan: Una comunità che si ritrova e legge i segni dei tempi
(Mc 6,30-33)
“Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato.31Ed egli disse loro: “Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'”. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.”

Dentro il tempo:
– Anche noi come gli apostoli abbiamo bisogno di pace e di “riposo”. Dopo l’intenso e dispersivo periodo estivo, la comunità cristiana si ritrova e riscopre la gioia di essere famiglia di Dio, convocata intorno alla mensa della Parola e del Pane.
– In diverse parrocchie c’è stato durante l’estate il cambio del parroco ed occorre quindi un nuovo assestamento. In tutte si tratta comunque di ricominciare la vita pastorale ordinaria. Questo è il tempo di leggere con attenzione i segni di novità, e di rinnovarsi come singoli e come comunità facendo discernimento sulla vita per iniziare bene il cammino dell’anno pastorale.
– In questo periodo le comunità ricominciano le normali attività a partire dalla festa parrocchiale. Si aiutino i “vicini” e i “lontani” a leggere al fondo del proprio desiderio di festa il desiderio di Dio.
– Gli operatori pastorali vivano un forte momento di ricarica spirituale per poter essere capaci di donare la parola di Dio e non semplicemente di portare avanti alcune iniziative e servizi.

Principali momenti diocesani:
– Festival francescano (centro storico di Rimini, 27-29 settembre)
Settimana biblica e laboratori biblici (sala Manzoni, 23-26 settembre)
Assemblea diocesana a S. Agostino in occasione della solennità di S. Gaudenzo: domenica pomeriggio 13 ottobre. In questa assemblea il Vescovo presenterà la situazione e il cammino della diocesi (parrocchie, zone, comunità) come lui stesso ha potuto conoscere durante la visita pastorale appena conclusa. In tale occasione, com’è ormai tradizione, verrà anche indicato il percorso pastorale dell’anno,.
Assemblee zonali in preparazione a quella diocesana (indicativamente nella settimana dal 30/9 al 5/10) con la presenza del Vescovo o di un suo vicario. Le finalità sono principalmente:
+ Rilanciare le principali scelte pastorali diocesane con particolare attenzione alle zone (progetto di iniziazione cristiana; scelta della pastorale integrata; rilancio dei centri di ascolto del Vangelo…)
+ Raccontare le esperienze pastorali specifiche relative alle suddette scelte diocesane.

Le zone saranno le seguenti:
1. vicariato Savignano-Santarcangelo
2. vicariati Urbano e Valmarecchia
3. vicariati Litorale nord e sud (geograficamente lontani ma accomunati dalla pastorale del turismo)
4. vicariati Coriano e Morciano

– Inizio Scuola Diocesana di Teologia Pastorale e ISSR
– Inizio Scuola Diocesana Operatori Pastorali

Secondo periodo: Avvento-Natale

Slogan: Una comunità che riconosce in Gesù il Verbo incarnato
(Mc 6, 34)
34”Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.”

Dentro il tempo:
– Il tempo di Avvento e Natale è particolarmente felice per la vita delle comunità perché in esso anche le persone più lontane riscoprono e avvertono valori legati alla fede e comunque profondi.
– La “compassione” di Gesù, nel primo racconto marciano della moltiplicazione dei pani e dei pesci, si concretizza non nelle guarigioni (come è ad esempio in Mt), ma nell’insegnamento: la parola di Dio è il primo grande dono della “compassione” di Gesù.
– La Chiesa, convocata dalla Parola, sa riconoscere nel bambino Gesù il Verbo di Dio incarnato per la salvezza di tutti.
– In questo tempo siamo invitati a riscoprire la centralità della Parola, in particolare nella S. Messa.

Principali momenti diocesani:
– Giornata della “Parola di Dio” (veglia di preghiera e liturgia domenicale, 15 dicembre)
– Giornata mondiale della pace (1 gennaio)

Terzo periodo: gennaio-febbraio
(fino al 4 marzo)

Slogan: Una comunità che resta aperta alle sorprese dello Spirito
(Mc 6, 35-36)
“Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: “Il luogo è deserto ed è ormai tardi; 36congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare”.”

Dentro il tempo:
– Quella degli apostoli è la tentazione di sempre e di tutti: “Cosa ci posso fare io? Ognuno si arrangi come può!” Dietro l’apparente interessamento alla fame della folla, c’è il riconoscimento della propria impotenza e, più radicalmente, il rifiuto di farsi carico di quella situazione.
– La comunità cristiana, come richiama papa Francesco, deve fuggire la tentazione dell’autoreferenzialità e della chiusura di fronte alla fatica dell’annuncio del Vangelo e farsi carico della fame della Parola che l’uomo di oggi manifesta in modi spesso da decifrare.
– L’inizio del ministero pubblico di Gesù – che la liturgia di queste domeniche del tempo ordinario ci propone – costituisce un richiamo per tutti i credenti alla necessità dell’evangelizzazione. Anche la benedizione delle famiglie, che nelle parrocchie più popolose inizia in questo periodo, può essere occasione di annuncio.

Principali momenti diocesani:
– Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (18-25 gennaio)
– Convegno diocesano catechisti (26 gennaio)
– Giornata mondiale del malato (11 febbraio)

Quarto periodo: Quaresima

Slogan: Una comunità che si mette in gioco
(Mc 6, 37-40)
“Ma egli rispose loro: “Voi stessi date loro da mangiare”. Gli dissero: “Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?”.38Ma egli disse loro: “Quanti pani avete? Andate a vedere”. Si informarono e dissero: “Cinque, e due pesci”. 39E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde. 40E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta.”

Dentro il tempo:
– La Quaresima è “il tempo favorevole” non solo per la conversione personale, ma anche per quella delle comunità. In questo periodo, caratterizzato quest’anno dal lezionario A (alla origine, com’è noto, c’è il cammino di preparazione ultima ai sacramenti di iniziazione cristiana), le comunità sono invitate a mettersi in gioco, riscoprendo la propria vocazione missionaria.
– L’invito di Gesù a farsi carico delle situazione di bisogno e povertà umana incontrate, obbliga le comunità a leggere con attenzione la propria vita e la propria condizione per cogliere e valorizzare le proprie risorse umane e spirituali, purificandole e mettendole a disposizione del Signore.
– Il numero “sette” (cinque più due) indica la perfezione umana, ossia la totalità di ciò che come uomini possiamo offrire. Il richiamo è a non tenere nulla per sé, a non chiudersi come comunità nel proprio autocompiacimento (o, al contrario, autocommiserazione) ma ad aprirsi al nuovo che lo Spirito suscita, al “numero otto” della grazia di Dio.
– Anche la suddivisione della folla che viene fatta sedere a gruppi di cinquanta e cento ha un significato simbolico: rimanda infatti al popolo nel deserto (cfr Es 18) e, secondo speculazioni esseniche, al banchetto escatologico. Il popolo di Dio che viene sfamato nel deserto della vita è un popolo ordinato, articolato, ministeriale, non un semplice ammasso di persone. Le sottolineature ecclesiologiche che ne possono derivare sono molteplici.

Principali momenti diocesani:
– Quaresimali a S. Agostino (lunedì di Quaresima)
– Istituzione ministeri liturgici (9 marzo)
– Incontri del vescovo coi cresimandi (23, 30 marzo e 6 aprile)
– GMG diocesana (12 aprile)

Quinto periodo: Tempo pasquale

Slogan: Una comunità nutrita dalla Parola e dall’Eucaristia
(Mc 6, 41-44)
41Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti. 42Tutti mangiarono a sazietà, 43e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci. 44Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.”

Dentro il tempo
– Nell’aritmetica di Gesù la moltiplicazione viene sempre dopo la divisione: solo spezzando e dividendo, accogliendo il rischio di rimetterci, è possibile compiere il miracolo. Il richiamo alle comunità che vivono la gioia della Pasqua è evidente: più una comunità è disponibile a “rimetterci” accogliendo gli altri, donando risorse umane, tempo e anche mezzi materiali, più sarà capace di annunciare il Vangelo e di crescere.
– La Chiesa scopre nell’Eucaristia la presenza viva del Signore che chiede di dare speranza a quanti l’hanno perduta.
– Anche in questi versetti i numeri hanno un preciso significato: il numero “dodici” indica totalità, è il numero della Chiesa. Significa che il “pane” sazia tutti e non finisce mai. A chi ha il coraggio di donarlo resta sempre abbondante. Il numero “cinquemila” è quello della prima comunità cristiana (cfr At 4,4) che si nutre dell’Eucaristia e ne vive le conseguenze nella quotidianità.

Principali momenti diocesani:
– Veglia diocesana di Pentecoste (7 giugno)

Problemi e questioni aperti
Articolazione dell’anno liturgico.
Un’articolazione del tema dell’anno pastorale seguendo le tappe dell’anno liturgico è utile perché permette di collegare il tema di fondo alla vita pastorale concreta, togliendolo dall’astrattezza e dalla pratica ininfluenza. Perché tale articolazione abbia senso ed efficacia occorrono alcune condizioni:
– Una contestualizzazione del tema dell’anno nel periodo dell’anno liturgico, indicando sia i contenuti e le sottolineature catechetiche sia le conseguenze e proposte sul piano liturgico (queste saranno affidate alla responsabilità dell’ULD, col coinvolgimento di alcune persone esperte: Elisabetta Casadei ecc.).
– Una scheda con un commento agile al vangelo di ogni domenica, curato dall’Apostolato biblico con l’eventuale coinvolgimento di alcuni esperti (don Renzo Gradara ecc.)

Rilancio dei centri d’ascolto del vangelo
Anche questo settore sarà affidato all’Apostolato biblico sia per quanto riguarda la preparazione di alcune tipologie di schede (per i tempi forti dell’anno liturgico, per incontri a cadenza mensile…), sia per la formazione degli animatori (un corso all’interno della SDOP).

Missione del popolo al popolo
Sarà necessario un incontro congiunto Consiglio presbiterale e Consiglio pastorale diocesano per precisare gli obiettivi, le modalità, il periodo ecc. In ogni caso in questo anno ci si limiterà alla concretizzazione e preparazione dell’evento.

10^ di beatificazione di Alberto Marvelli
Cadrà il 5 settembre 2014. In questo anno pastorale ci si preparerà all’evento.

Scelte importanti

(date e modalità da precisare)

– Laboratorio sulla omelia
– Formazione degli animatori dei cenacoli del Vangelo
– Rilancio dei Centri d’ascolto del Vangelo e fornitura di schede.
– Cogliere l’occasione per alcune scelte nelle zone in ordine all’orario e alle modalità di celebrazione della Messa, puntando alla riduzione del numero delle Messe e alla crescita della qualità. Nel contempo, sempre nelle zone, individuare modalità celebrative e di incontro delle comunità per non cedere allo sconforto e al senso di abbandono.