Insieme

In occasione dell’Assemblea dell’Azione Cattolica Diocesana tenutasi a Rimini il 12 febbraio 2017, il Vescovo ha inviato il seguente messaggio

Carissimi tutti,

raccolgo questa breve, densa parola – insieme – trasportata dal vento della prima Pentecoste, e riportata nel passo degli Atti, in cui s. Luca fissa il nucleo originario della Chiesa, composto dai 120 fratelli riuniti “tutti insieme” con Maria, nell’imminenza dell’avvento dello Spirito Santo. Subito dopo l’evangelista coglie la ricaduta di quell’evento nella comunione dei “fratelli” espressa dalla loro preghiera al tempio “ogni giorno tutti insieme” (At 2,1.46).

Insieme vi siete riuniti anche voi per lasciarvi investire dal soffio gagliardo dello Spirito di Gesù Risorto, che vi spinge a dare vita ad una “Azione Cattolica in uscita” per aprirvi all’esaltante avventura della “Missio – Misericordia” per la nuova evangelizzazione nella nostra Diocesi.

Insieme avete percorso il tratto di strada per arrivare a questa Assemblea e per sperimentare ancora una volta la dolce e provocante presenza del Signore che non si stanca di ripeterci: “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”.

Insieme, con l’energia di una rinnovata Pentecoste, cercate di uscire da questo raduno in modo da poter dire: “E’ parso bene allo Spirito santo e a noi…”. Voi infatti condividete la certezza che la comunione non è una somma di Io, ma una rete di relazioni fraterne che plasmano il Noi. Per questo la formazione in AC sarà mirata all’essere e al saper stare-con, prima che al sapere e al saper fare. E l’effetto sarà la nascita di piccole comunità nelle quali non c’è più posto per il privilegio, ma solo per la condivisione; non per il prestigio, ma per la gratuità; né per le “chiesuole”, ma per la comunione. Dice Gesù: “Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli”.

Insieme aiutatevi ad accendere sempre disco verde a ciò che include e disco rosso a ciò che divide. Confermate un no netto alle settorializzazioni di “nicchia” per dire un sì convinto alle articolazioni della vostra associazione, perché l’unità non degeneri mai in uniformità, ma sia espressione di unanimità di intenti, di affetti, di opere. Sono certo che questo sarà un contributo decisivo alla prossima Assemblea sinodale di Pentecoste. E qui permettetemi di ricordare che “sinodo” significa “camminare insieme”.

Insieme ai vostri pastori, ai fratelli e sorelle delle vostre parrocchie e unità o zone pastorali, agli aderenti ad altre aggregazioni ecclesiali, ai membri di altre chiese o confessioni o di altre fedi religiose, alle donne e agli uomini di buona volontà che abitano vicino a voi o con cui studiate o lavorate, scrivete pagine nuove di una fraternità semplice, che sbricioli i muri delle paure, dei giudizi e pregiudizi che uccidono, e lanci i ponti dell’amicizia e della solidarietà, soprattutto nei confronti dei migranti, degli sfruttati, degli scartati, per far germogliare la giustizia e fiorire la pace.

Insieme rinnovate la vostra scelta di seguire per sempre Gesù dolce e umile di cuore nella sua Chiesa e di appartenere a lui nella semplicità di un sì di grande amore. Così sarete sale nel pezzetto di terra e luce nell’angolo di mondo in cui vivete. E ogni giorno saprete ritrovare la voglia di lottare e il gusto di vivere. Ricominciate ogni volta, senza stancarvi, a tessere la trama del dialogo e a risanare le relazioni malate, in una logica di misericordia e di autentica riconciliazione.

Insieme amate le persone, specie i poveri, prima dei valori. Non costringete la fede dentro gli spazi della vita privata. Lasciatevi percuotere dall’ansia per il bene comune. Nel vostro stile di vita, senza presunzione e con umile trasparenza, mostrate la “differenza evangelica”. E soprattutto non dimenticate di farci leggere nei vostri occhi e nel vostro buon cuore la gioia del Vangelo.

Carissimi tutti, regalatemi ora la perfetta letizia di ringraziarvi, di abbracciarvi e di benedirvi

                                                                                                     + Francesco Lambiasi