La Diocesi di Rimini per il terremoto

Domenica 10 giugno colletta in tutte le parrocchie

In tutte le parrocchie le comunità della Diocesi di Rimini domenica 10 giugno è prevista una colletta a favore delle popolazione colpite dal recente terremoto.

Il frutto della colletta in programma in tutte le parrocchie della Diocesi di Rimini domenica 10 giugno, verrà gestito da Caritas Italiana: obiettivo principale sarà aiutare le comunità locali a dotarsi di strutture multiuso (prefabbricati, tensostrutture…) per  riprendere la vita comunitaria: momenti aggregativi, culturali, attività di catechismo, di preghiera, liturgia ecc…

Raccolta di beni materiali: in questo momento non sono necessari né alimenti, né vestiti. Possono servire materiali per l’igiene: sapone liquido, detersivi, dentifricio, spazzolini, shampoo ecc…

Gemellaggi: la Diocesi di Rimini sarà gemellata con una comunità colpita dal sisma. Il nome di tale comunità verrà indicato a tempo debito da parte del coordinamento regionale Caritas. Per il periodo estivo è però possibile da parte delle parrocchie di Rimini offrire subito ospitalità a gruppi di ragazzi per campi scuola o a famiglie per periodi di riposo.

La Diocesi di Rimini, inoltre, è disponibile ad ospitare sacerdoti che ne hanno la necessità presso la Casa del Clero e presso alcune canoniche.

Le offerte in denaro possono essere devolute direttamente anche alla Cancelleria della Curia, in Via IV Novembre 35 – Rimini, e a Caritas Diocesana Rimini.

Il coordinamento diocesano a cui chiedere informazioni a far arrivare le disponibilità, è affidato a Caritas Diocesana Rimini, via Madonna della Scala, 7 – Rimini.

Per informazioni: Cesare Giorgetti tel. uff. 0541.26040; cell: 3299537234; e-mail: caritas@caritas.rimini.it

Per offerte: C/c postale n. 13243472 – Caritas Diocesana Rimini
Cod. IBAN IT 67 B 06285 24206 CC0027459084
Cassa di Risparmio di Rimini – Filiale San Giuliano.
Causale: TERREMOTO EMILIA ROMAGNA

 

Situazione del terremoto nelle zone della Regione Emilia-Romagna aggiornata al 6 giugno 2012

– 26 vittime (tra queste un sacerdote della diocesi di Carpi, don Ivan Martini);
– Circa 16 mila persone complessivamente accolte nei 37 campi di accoglienza allestiti, presso altre strutture coperte (scuole, palestre ecc…) o negli alberghi. Oltre 100 mila le persone che hanno trovato alloggi autonomamente (camper, amici, parenti ecc…)
– 52 i comuni colpiti in 7 diocesi: Bologna, Carpi, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Adria-Rovigo.
– Numerose case distrutte, ingenti danni alle chiese (nella sola Diocesi di Carpi, su 50 chiese solo tre sono agibili), al patrimonio artistico ed al sistema produttivo.

In loco sono presenti i responsabili di Caritas Italiana e di Caritas Emilia Romagna alla quale è affidato il compito di coordinamento per la mappatura sia dei bisogni che delle risorse. Il coordinamento è in stretto contatto con le Caritas delle parrocchie e delle Diocesi colpite dal terremoto.