Chiarimenti Settimana Santa 2021

Ci apprestiamo alla Pasqua, grati di poterla celebrare quest’anno in condizioni più favorevoli rispetto l’anno scorso, ma ancora pesantemente segnati da limitazioni e difficoltà che la pandemia comporta. Le celebrazioni si dovranno svolgere con alcune peculiarità quanto agli appuntamenti e le modalità che vengono di seguito presentate.

1. REGOLA GENERALE
Ci dobbiamo attenere scrupolosamente, senza abbassare la guardia, a tutto ciò che è prescritto per l’amministrazione dei sacramenti, l’igienizzazione dei locali e delle suppellettili, il regolamento dei flussi di accesso e di uscita, la capienza dei locali, a cui tutti devono accedere con mascherina e avendo igienizzato le mani.
Non deve mai esserci passaggio di libretti e di sussidi, di carpette e di libri dei canti.
Si deve mantenere il distanziamento prescritto ed evitare qualsiasi contatto tra le persone.
Questo vale sempre e comunque, senza eccezioni, dentro e fuori i luoghi di culto, in entrata e in uscita. Particolare attenzione si abbia per i cori, dove il distanziamento tra le file deve essere di due metri e il numero dei componenti proporzionato all’effettivo spazio disponibile.

2. SACRAMENTO DELLA PENITENZA
È prescritto di celebrare il sacramento della penitenza in luoghi ampli, con facile ricambio d’aria.
Si invitino i fedeli a ricorrere per tempo al Sacramento della Penitenza, offrendo occasioni apposite, così da non doversi concentrare a ridosso della Pasqua.

3. DOMENICA DELLE PALME
Ricordiamo che la benedizione delle palme o dei rami di ulivo, come espresso dalle parole del rito esprimono, non è la benedizione di un oggetto, ma ha lo scopo di rendere idonei – rami e fedeli che li portano – ad acclamare al Signore Gesù durante la commemorazione liturgica del suo ingresso in Gerusalemme.
Considerando l’afflusso insolito di fedeli in questa circostanza, ove possibile si incoraggia la celebrazione all’aperto. Il servizio d’ordine dovrà anche garantire che non vi sia assembramento e tutto proceda in sicurezza. Va evitata la consueta processione esterna.
In merito ai rami di ulivo: sulla scorta di quanto prescritto nella Nota CEI : in nessun modo ci sia consegna o scambio di rami”,  indichiamo queste possibili forme:

  • si possono invitare le persone a portare da casa il proprio ramo, che poi verrà benedetto in chiesa (e riportato a casa). Altre forme possibili:
  • Fuori della chiesa o del luogo della celebrazione, preparare su tavoli i rami vaporizzati con sostanze igienizzanti. Gli operatori della parrocchia li sistemino, usando guanti e con le stesse precauzioni li diano a chi li richiede prima di entrare nel luogo della celebrazione.
  • In alternativa, si possono già predisporre i rami opportunamente igienizzati al posto a sedere che occuperanno i fedeli.

Tutti prendono posto in chiesa o nel luogo della celebrazione e vi rimangono per tutta la sua durata.
Quest’anno si utilizzi, almeno nella messa principale, la seconda forma, senza processione dei fedeli, ma con ingresso solenne dal fondo della chiesa del presidente e dei ministri. Il rito inizia all’ingresso della chiesa con il saluto, la benedizione dei rami, la lettura del brano evangelico di Marco o Giovanni; poi iniziano i canti che acclamano Cristo Re.
In tutte le Messe – quando non si utilizza la seconda forma – si dia una certa ampiezza al Rito di ingresso con la Terza forma, cantando o recitando le antifone proprie che commemorano l’ingresso del Signore.

4. MESSA CRISMALE – MERCOLEDÌ SANTO (in CATTEDRALE ore 15,30)
Sono invitati in particolare, sacerdoti, diaconi e consacrati e qualche rappresentante delle comunità parrocchiali e aggregazioni laicali. Chi non può partecipare di persona potrà collegarsi attraverso Icaro TV (canale 91).
Ritiro degli Oli consacrati: a differenza degli anni scorsi, per evitare assembramenti dopo la Messa del Crisma, gli Oli Santi si potranno ritirare dopo Pasqua, in Curia (piano terra) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12.00 (chiedendo di Silvana Malpassi).

 

5. S. MESSA IN COENA DOMINI
Quest’anno si deve omettere la lavanda dei piedi ed è bene non sostituirla con surrogati o finzioni.
Al momento della reposizione del Ss.mo sacramento, i fedeli restino al loro posto, mentre – accompagnato dai soli ministri che portano i ceri e il turibolo – il presidente porta il Ss.mo Sacramento alla cappella della reposizione. La piccola processione si svolga molto lentamente, attraverso la chiesa per permettere ai fedeli di esprimere la loro adorazione al passaggio del Ss.mo Sacramento. Riposto il Ss.mo Sacramento nel luogo predisposto, sarà possibile rimanere in preghiera entro i tempi del coprifuoco e nel distanziamento consueto in tempo di pandemia.

 

6. VENERDÌ SANTO. CELEBRAZIONE PASSIONE e MORTE del SIGNORE
Alla Preghiera Universale, dopo l’ultima intenzione del messale si aggiunga la seguente:
Invito alla Preghiera
Preghiamo per il mondo colpito dalla pandemia: il Signore doni fiducia ai malati, forza ai difensori della salute pubblica, riposo eterno ai defunti e consolazione ai loro cari.

Preghiera in silenzio. Poi il Sacerdote dice:
Dio onnipotente e misericordioso, guarda la nostra dolorosa condizione: conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza, perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di Padre. Per Cristo nostro Signore.

 

Nella seconda parte della Liturgia, fatta l’ostensione della Croce, segue il rito della adorazione, nel quale – data la situazione – solo il presidente bacia la Croce; poi invita tutta i presenti, restando al proprio posto, ad un gesto di adorazione volgendo lo sguardo alla Croce che tiene esposta, inginocchiandosi o inchinandosi; frattanto, per un tempo adeguato si cantano alcune delle antifone, gli improperi, gli inni, per dare il giusto risalto a questa parte della liturgia della Passione.

 

7. VIA CRUCIS
Nel divieto di fare processioni, il pio esercizio della via crucis può essere compiuto restando i fedeli fermi al proprio posto, mentre chi guida o chi porta la croce si sposta lungo il tragitto scandito dalle stazioni.

 

8. SABATO SANTO. BENEDIZIONE DELLE UOVA
La bella tradizione della benedizione delle uova si può conservare, osservando le prudenze e le distanze.
Conviene che i fedeli portino quanto deve essere benedetto, tenendolo in mano, a debita distanza gli uni dagli altri, mentre il ministro guida la preghiera di benedizione. Se si usa l’acqua benedetta, il ministro si igienizzi le mani e utilizzi un aspersorio chiuso.

9. VEGLIA PASQUALE
La natura di questa celebrazione esige che la veglia si svolga durante la notte, così che non inizi prima del tramonto del sole e termini prima dell’alba della domenica. Considerando le limitazioni imposte dalla pandemia, si inizi la veglia in orario serale ma in modo da consentire il rientro dei fedeli prima del coprifuoco.
La liturgia inizi con i fedeli già ai loro posti, con la loro candela spenta in mano, tutti rivolti alla porta della chiesa (le candele siano igienizzate e consegnate da addetti con i guanti; oppure siano poste già nei banchi della chiesa). Se possibile, il fuoco si accenda all’esterno della chiesa e da lì si attinga la fiamma per accendere il Cero pasquale. Dopo il primo “Cristo luce del mondo” sulla porta della chiesa, il diacono si porta a metà chiesa, per il secondo “Cristo luce del mondo”, dopo il quale si accendano le candele dei fedeli, con l’aiuto di ministri che portano ai fedeli la luce del cero (non ci si passi le candele tra i fedeli). Quando tutti hanno acceso la candela, il diacono raggiunge il presbiterio e davanti all’altare canta il terzo “Cristo luce del mondo” e si accendono le luci della chiesa, tranne le candele dell’altare. Poi la liturgia prosegue nel mondo consueto.

 

Nella Liturgia Battesimale si rinnovano le promesse battesimali e si consiglia a tutti i presenti di accendere la propria candela fino al termine della Preghiera Universale. Se ci sono battesimi o se si desidera comunque benedire l’acqua del fonte, non si aspergano tuttavia i fedeli.

 

Altre Note utili
a) Al fine di manifestare la centralità dell’evento pasquale per la vita della Comunità parrocchiale, le celebrazioni del Triduo Pasquale avvengano solo nelle Chiese parrocchiali e in Cattedrale e non in Rettorie, Santuari o altre Case religiose. In particolare, nel Centro storico di Rimini, si invitino i fedeli a partecipare alle celebrazioni in Cattedrale e nella chiesa parrocchiale. Qualora in qualche chiesa si preveda un numero insufficiente di partecipanti, dei ministranti e dei cantori, le celebrazioni del Triduo Pasquale vengano omesse e i fedeli si radunino in qualche chiesa più grande. ( Statuti e Disposizioni Chiesa Riminese pp.179-180).
b) Eventuali collegamenti on line delle celebrazioni parrocchiali, siano solo “in diretta” (non registrate) e ben curate sotto ogni aspetto (video, audio, canti, letture,..).
c) Ricordo che, chi non potesse partecipare alle celebrazioni nella propria chiesa parrocchiale, è possibile unirsi alle celebrazioni  presiedute dal Vescovo in Cattedrale (S. Messa del Crisma, Messa “in Caena Domini”, celebrazione della Passione e morte del Signore e Veglia Pasquale) tramite IcaroTv (canale 91).

 

P.S. comunico che ieri è tornato a casa il nostro carissimo don Piergiorgio Farina. Grazie, a tutti coloro che hanno pregato per lui e a quanti lo hanno assistito in ospedale.

 

Auguro a tutti voi che questo tempo sia ricco di frutti spirituali per voi e le vostre Comunità.

Il Vicario Generale
Don Maurizio Fabbri